INIZIATIVA “BUONI SPESA: ANDRA’ TUTTO BENE”

SOLIDARIETA’ ALIMENTARE A FAVORE DI FAMIGLIE IN DIFFICOLTÀ ECONOMICHE PER L’EMERGENZA CORONAVIRUS

Come posso richiedere gli aiuti di solidarietà alimentare? 

• Scaricando il modulo di autocertificazione ,compilandolo e spedendolo a protocollo@comune.camisano.cr.it oppure ritirare il modulo presso l’ingresso del Comune e restituirlo nella cassetta della posta. All’autocertificazione deve essere allegata la copia della carta di identità del richiedente.
• Successivamente sarete contattati dalla nostra Assistente Sociale

La veridicità delle autodichiarazioni presentate sarà verificata

Per info: 0373 77212  
Ufficio Servizi Sociali il mercoledì dalle 13.00 alle 14.30 e il giovedì dalle 09.00 alle 14.00
Oppure
0373200533- Centralino Caritas

Possono accedere agli interventi di solidarietà alimentare i Cittadini che per temporanea mancanza o limitazione di reddito sono in difficoltà:

• soggetti privi di occupazione;
• soggetti cui l’attività lavorativa è stata interrotta oppure ridotta;
• soggetti in  attesa di cassa integrazione;
• Nuclei con disabili in situazione di fragilità economica;
• Riduzione del reddito tale da determinare lo stato di indigenza (es.spese funerarie che hanno inciso fortemente, o hanno portato la famiglia all’accensione di un prestito)
• soggetti con Reddito di Cittadinanza attualmente sospeso, revocato e decaduto.
• nuclei monogenitoriali privi di reddito o in situazioni economiche tali da non poter soddisfare i bisogni primari dei minori;
• presenza nel nucleo familiare di persone con disabilità permanenti associate a disagio economico;
• nuclei familiari con situazioni di patologie che determinano una situazione di disagio socioeconomico;
• persone senza dimora;
• nuclei familiari monoreddito il cui titolare ha richiesto trattamento di sostegno al reddito o il datore di lavoro ha richiesto ammissione al trattamento di sostegno del reddito, ai sensi del D.L. 18/2020, o il datore di lavoro abbia sospeso e/o ridotto l’orario di lavoro per cause non riconducibili a responsabilità del lavoratore;
• persone segnalate dai soggetti di Terzo Settore che si occupano di contrasto alla povertà;
• nuclei familiari numerosi (5+ componenti);
• anziani soli con pensione minima o in assenza di pensione;
• nuclei che a seguito del COVID19 si trovano con conti corrente congelati e/o nella non disponibilità temporanea dei propri beni e/o non possiedono strumenti di pagamento elettronici;
• partite Iva e altre categorie non comprese dai dispositivi o in attesa dei dispositivi  attualmente in definizione a livello ministeriale;
• soggetti per i quali si valutano vulnerabilità